domenica 31 gennaio 2010

Gli USA triplicano il geotermico

L’industria geotermica negli Stati Uniti triplicherà nei prossimi anni, arrivando a una capacità installata di 10.000 MW, fornendo così elettricità a 10 milioni di persone in 14 Stati. Lo afferma il rapporto «Us Geothermal Power Production & Development Update» della Geothermal Energy Association (Gea), secondo cui anche dopo questo traguardo il potenziale per la crescita del settore sarà enorme. Attualmente la geotermia è la principale fonte di energia rinnovabile in California, ed è presente in altri 7 Stati per un totale di 3.153 MW. I progetti in corso di sviluppo coinvolgono altri 5 Stati per un totale di 6.443 MW.
«L’energia geotermica vivrà nei prossimi anni una crescita senza precedenti. Se finora l’espansione è stata favorita dagli incentivi, ora osserviamo che con lo sviluppo delle nuove tecnologie geotermiche i progetti sono di per sè economicamente convenienti», ha commentato Karl Gawell, direttore esecutivo della Gea. Nel 2009 il numero di progetti avviati è cresciuto del 46%, con un aumento del 33% dell’occupazione, grazie soprattutto agli stanziamenti e alle agevolazioni dell’American Recovery & Reinvestment Act (le nuove norme per il rilancio dell’economia varate dal presidente Obama). Il rapporto della Gea individua 132 progetti geotermici per i quali il governo ha stanziato 342 milioni di dollari. Lo Stato con più progetti, per un totale di 70 milioni di dollari, è il Nevada. Le tecnologie emergenti cui viene dedicata più attenzione sono i «sistemi geotermici avanzati» (Egs) di terza generazione e le coproduzioni «geotermico/idrocarburi», per lo sfruttamento energetico dei fluidi caldi presenti nei giacimenti di petrolio e di gas. Il Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston ha stimato che solo dai sistemi Egs si può ipotizzare una produzione di energia negli Usaper centinaia di migliaia di Mw.






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